Provengono dalla periferia milanese, privilegiano il genere rock-pop melodico e hanno preso parte ad una edizione del Festival di Sanremo. Accomunati da una sfrenata passione per la musica, i Modà tentavano di distinguersi all’interno del vasto panorama musicale italiano già da qualche anno. In tutto questo tempo, sono sempre rimasti legati allo stesso genere musicale, prestando anche particolare attenzione ai testi per non dimenticare la tradizione cantautorale italiana. La loro musica è davvero ad alto potenziale acustico e la loro dimensione live è la testimonianza che di strada sui palchi di provincia ne hanno fatta davvero tanta.
Nonostante la volontà e la grinta, i Modà sono però diventati un nome noto a livello nazionale solo da poco tempo. Il loro esordio discografico risale a tre anni fa, con l'uscita del singolo “Ti Amo Veramente”. Un brano di grande impatto, che ha mostrato fin da subito i primi risultati radiofonici. La band, infatti, ha riscosso un meritato successo nelle piazze italiane partecipando a feste di radio, all’ I-TIM Tour, e a varie serate organizzate nel corso dell’estate. Nel 2004 questi sei amici - come amano definirsi - sono così riusciti a conquistare un’intera nazione: dai più grandi ai giovanissimi, dalle donne agli uomini… Nessuno escluso.
“Dimmi che non hai paura” è il secondo singolo, che ha messo in rilievo le capacità artistiche del gruppo e che, ancor più del precedente, ha guadagnato la stima e l’approvazione della radiofonia e della gente. Kekko, Paolo, Tino, Stefano, Manuel e Diego: sei amici che hanno visto realizzare un grande sogno, quello di calcare il palcoscenico di Sanremo con un proprio brano. Si sono presentati, infatti, alla cinquantacinquesima edizione del Festival con il brano “Riesci a innamorarmi”, attraverso il quale hanno voluto trasmettere un messaggio fondamentale o meglio un consiglio: “C`é bisogno di innamorarsi ogni giorno di nuovo del proprio partner”. Che significato ha assunto per loro il fatto di poter prendere parte ad un Festival così rinomato? Con quali sentimenti hanno affrontato il pubblico sanremese? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro…
«Sicuramente con lo spirito di quelli che un anno fa suonavano all’Indian Saloon di Bresso e che quest’anno si trovavano sul palco dell’Ariston… Quindi, diciamo con lo spirito di quelli che avevano già vinto solo per essere arrivati fin lì».
Commenti sui risultati ottenuti?
Direi buoni, anche se abbiamo notato che passavano il turno le canzoni più “classiche”. Persino i Negramaro, che erano favoriti, sono usciti. Ciò significa che comunque la giuria demoscopica ha apprezzato più le canzoni classiche e meno quelle alternative. Noi siamo rimasti comunque contenti e abbiamo perfino festeggiato.
Come definireste il brano presentato a Sanremo?
Una canzone d’amore, con la quale vogliamo ringraziare chi sta a casa ad aspettarci, chi ci comprende, chi soffre con e per noi, chi ci protegge e sa accettarci (una fidanzata, ma anche una mamma…)
Cosa significa essere passati da semplici ragazzi di provincia a musicisti che hanno calcato il palco di Sanremo?
Direi che è fantastico, nessuno di noi se lo sarebbe mai aspettato. Sicuramente la popolarità che ti può dare il palco dell’Ariston è qualcosa di veramente grande, però per noi il risultato che conta è continuare a fare musica. Spero che quello che abbiamo fatto dia coraggio a tutti i ragazzi giovani che stanno tentando di tagliare i nostri stessi traguardi.
2 commenti:
Un blog molto piacevole da leggere. Complimenti.
Ti ringrazio a nome di NoIperborei e ti invito a visitarci spesso. Essendo oramai finita l'estate infatti aggiorneremo con frequenza il sito...
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