Questo saggio delinea i tratti di un credente anomalo: Jean-Jacques Rousseau. Il modo rousseauiano di recepire la religione – nella sua dimensione naturale e civile – è sicuramente interessante e attuale. Interessante perché propone una netta separazione tra il messaggio verace della religione cristiana e il suo totale appiattimento in sede vaticana. Attuale perché il dibattito odierno ha riportato all'attenzione di tutti l'importanza di concepire nella maniera più sana ed equilibrata possibile le religioni, sgomberando il campo da tutti quei nocivi fanatismi. Al giorno d'oggi, grazie alle conquiste avutesi con l'Illuminismo – c'è chi ancora si ostina a non riconoscerne gli effettivi benefici –, non ci impressiona più di tanto sentire aspri giudizi su quel fenomeno sempre più temporale e sempre meno spirituale che è la Chiesa di Roma. Ma se si guarda indietro con il pensiero, converremo che occorre ringraziare, oltre che Voltaire, anche il pensatore Ginevrino se oggi possiamo esprimere liberamente le nostre opinioni in materia religiosa, senza necessariamente venire tacciati di empietà. Rousseau infatti è stato capace di scrostare – come la statua del Glauco marino – tutto l'apparato dottrinario impregnante l'edificio del dogma cristiano, spogliandolo di tutti quei cavilli che ce lo rendono antipatico. Quella di Rousseau è l'esigenza innata e insopprimibile di ciascun credente, ovvero: di chi è in grado di sentire nel più profondo di sé certe vibrazioni superiori e non fare alla maniera degli atei, i quali si coprono le orecchie e fanno finta di non sentire. In definitiva, la più grande scommessa vinta da Rousseau è senza dubbio quella di averci proposto una “religione laica”: non più oppio dei popoli (Marx), ma salvagente al quale aggrapparsi per non finire travolti dalle tempeste della vita...
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Nato nel 1983 a Jesi, in provincia di Ancona, Marco Apolloni vive a Castelfidardo (An). Dopo aver intrapreso cinque anni di studi scientifici, durante i quali è emersa la sua vena umanista, ha conseguito la laurea triennale presso la Facoltà di Filosofia dell’Università “Carlo Bo” di Urbino. Al momento è specializzando in Filosofia della Storia presso l'Università “Vita-Salute San Raffaele”, con sede a Cesano Maderno (Mi). È l'ideatore del blog NoIperborei, un progetto multimediale a cavallo tra filosofia e letteratura che, sin dai primi mesi di vita, ha riscosso un discreto successo. È stato infatti recensito da alcune testate online ed ha visto nascere gemellaggi coi principali siti filosofici e letterari del panorama nazionale. Apolloni ha già pubblicato un saggio intitolato CineFilosofando (Kimerik Edizioni, 2008), dove analizza alcune opere cinematografiche rapportandole a diverse tematiche filosofiche e non solo. L'autore, inoltre, collabora in qualità di consulente letterario e critico cinematografico con la rivista Impegno Sociale, un periodico bimestrale edito da Maes Edizioni, con sede a Milano.
3 commenti:
Rousseau è sicuramente una voce importante, da riscoprire a fondo. Eppure l'ambiente in cui scrisse Rousseau così come la percezione del divino, del mondo e dell'altro sono radicalmente mutati e bisogna essere accorti nel parlare di "attualità" perchè ogni pensiero vive e trova i propri presupposti nei contesti in cui si muove. Mi piacerebbe conoscere il tuo (ci diamo del tu?) pensiero a riguardo e il modo in cui nel testo hai affrontato la questione.
Grazie e complimenti per il blog.
Con "attualità" io intendo la forte presenza camuffata o meno del Ginevrino nella nostra contemporaneità. La sua non-ancora-tramontata cogenza intellettuale.
Ad ogni modo, il libro è di facile reperibilità. Per maggior comodità basta inviare una mail direttamente alla casa editrice.
Mi farebbe solo piacere l'opinione sul mio libro di una persona competente o comunque appassionata di filosofia. L'indirizzo a cui far riferimento per reperire il libro è il seguente:
info@petiteplaisance.it
Se, una volta letto, avrai quesiti, domande, curiosità da pormi o quant'altro puoi pure scrivermi al mio indirizzo-mail:
escobar17@hotmail.it
Saluti,
Marco Apolloni
P.S: Complimenti per il tuo blog! Bella la frase iniziale di Plotino...
Ti ringrazio per la "competenza" gentilmente attribuitami, ma non è il mio caso, sono "solo" un appassionato agli inizi.
Grazie anche per il blog, è appena nato e in futuro mi piacerebbe trovarvi un tuo parare ogni tanto.
A presto.
Andrea
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