7.1.07

"I sotterranei" di Jack Kerouac

di Paolo Musano

E' significativo che questo libro, uscito per la prima volta in Italia nel 1960, sia arrivato alla venticinquesima edizione nella collana Universale Economica Feltrinelli. Segno che Henry Miller (“Tropico del Cancro”, “Tropico del Capricorno”) nella prefazione c'aveva preso in pieno. E non gli si può dare torto quando dice: «Credetemi, non c'è niente di pulito, non c'è niente di sano, nulla promette un'era di meraviglie- nulla tranne la parola. E l'ultima parola l'avranno probabilmente i Kerouac.» Fernanda Pivano (la più importante traduttrice della letteratura americana in Italia: se volete capire nel profondo la Beat Generation leggete i suoi saggi) nell'introduzione ci fa capire la maestria di Kerouac. Come tutti i grandi scrittori era un grande ascoltatore e osservatore: prendeva appunti in continuazione sul suo taccuino, dovunque si trovasse, e soprattutto registrava tutti i particolari più significativi con la sua prodigiosa memoria (i suoi amici lo soprannominarono per questo ‘Gran Ricordatore’, avvicinandolo a Proust). Con lo slang, che parlavano i giovani “hip” che frequentava, e il jazz, che ascoltava dal vivo nei locali fumosi di New York e San Francisco, è riuscito a creare una prosa che è musica. Il suo stile, la “prosodia bop”, si ispira alla scrittura automatica dei surrealisti, a Yeats, ma anche al be bop dei musicisti afro-americani e al buddismo zen. E' una scrittura che toglie il sigillo alla ragione (assimilando e superando le scoperte della psicoanalisi di Freud e di Reich), che avvince, che commuove, che arriva al nucleo essenziale delle cose. “I sotterranei”, al di là del titolo (che si riferisce agli hipsters “cool” che fanno da sfondo al romanzo) è la storia di un amore maledetto tra Jack Kerouac e ‘Mardou Fox’, una ragazza afro-americana tossicodipendente. Si dice che Kerouac abbia scritto l'intero libro in soli tre giorni, in una maratona simile a quelle leggendarie legate alla composizione delle varie versioni di “Sulla strada”.

Nessun commento: