La teoria è un insieme di proposizioni linguistiche logicamente connesse e coerenti, che forniscono una spiegazione di tipo causale in merito a qualche fenomeno circoscritto nello spazio e nel tempo.
Le spiegazioni funzionali sono perlopiù insoddisfacenti poiché si reggono unicamente in funzione di qualcos'altro, dunque costituiscono un apparato fin troppo fragile, che genera soltanto una pseudo-spiegazione.
Dicesi falsificazionismo (popperiano): una teoria che viene corroborata solo finché non sopraggiunge una nuova teoria che falsifica la precedente.
Dicesi verificazionismo invece: una teoria che può essere vera o falsa, a seconda.
Il modello è un'immagine iper-semplificata di qualche realtà empirica che si vuole semplicemente testare. Esso non spiega nulla né tanto meno descrive. Un modello non è realistico per definizione, bensì è una costruzione assai labile, che può solo servire da punto di partenza e nient'altro.
Dicesi "approccio a tastoni" quello che preferisce prelevare pochi modelli per poi connetterli e vedere se sussistono o meno delle relazioni significative fra di essi. I modelli, in definitiva, sono funzionali a carpire dei fattori rilevanti che ci servono per comprendere un determinato fenomeno.
Il "controllo empirico" verifica che ciascuna ipotesi sia composta da concetti chiaramente definiti e perciò esaurienti.
Una tipologia è una classificazione che non si avvale di un solo modello.
Le scienze fisico-matematiche vengono considerate affidabili poiché consentono di venire sperimentate da chiunque e in qualunque momento. Nelle scienze umane non è possibile parametrizzare tutto, troppe sono le variabili di cui tenere conto e la stessa materia d'indagine è piuttosto scivolosa. Perciò vista l'impossibilità di applicare il criterio di sperimentazione, ecco qua che le scienze umane si servono di un altro criterio: la comparazione. Ad esempio: si è accertato che i paesi con il più alto reddito pro capite sono quelli che presentano una maggiore stabilità democratica – in quanto la democrazia si prefigura come il regime più pacifico in assoluto e la pace da che mondo è mondo assicura la stabilità di un paese. Questo accertamento è scaturito da un'opportuna comparazione tra reddito pro capite e la diffusione della democrazia nel mondo, che ha messo in luce pertanto una diretta correlazione tra queste due variabili. Un altro esempio può essere: è accertato come l'istruzione e allo stesso modo l'organizzazione dei gruppi politici – intesa come presenza nel territorio, capace di generare partecipazione – siano i due fattori più decisivi per mobilitare l'elettorato! Nelle scienze umane, inoltre, i dati quantitativi sono sì importanti, ma del tutto inefficaci, se non vengono accompagnati da dati qualitativi altrettanto importanti.
Le spiegazioni funzionali sono perlopiù insoddisfacenti poiché si reggono unicamente in funzione di qualcos'altro, dunque costituiscono un apparato fin troppo fragile, che genera soltanto una pseudo-spiegazione.
Dicesi falsificazionismo (popperiano): una teoria che viene corroborata solo finché non sopraggiunge una nuova teoria che falsifica la precedente.
Dicesi verificazionismo invece: una teoria che può essere vera o falsa, a seconda.
Il modello è un'immagine iper-semplificata di qualche realtà empirica che si vuole semplicemente testare. Esso non spiega nulla né tanto meno descrive. Un modello non è realistico per definizione, bensì è una costruzione assai labile, che può solo servire da punto di partenza e nient'altro.
Dicesi "approccio a tastoni" quello che preferisce prelevare pochi modelli per poi connetterli e vedere se sussistono o meno delle relazioni significative fra di essi. I modelli, in definitiva, sono funzionali a carpire dei fattori rilevanti che ci servono per comprendere un determinato fenomeno.
Il "controllo empirico" verifica che ciascuna ipotesi sia composta da concetti chiaramente definiti e perciò esaurienti.
Una tipologia è una classificazione che non si avvale di un solo modello.
Le scienze fisico-matematiche vengono considerate affidabili poiché consentono di venire sperimentate da chiunque e in qualunque momento. Nelle scienze umane non è possibile parametrizzare tutto, troppe sono le variabili di cui tenere conto e la stessa materia d'indagine è piuttosto scivolosa. Perciò vista l'impossibilità di applicare il criterio di sperimentazione, ecco qua che le scienze umane si servono di un altro criterio: la comparazione. Ad esempio: si è accertato che i paesi con il più alto reddito pro capite sono quelli che presentano una maggiore stabilità democratica – in quanto la democrazia si prefigura come il regime più pacifico in assoluto e la pace da che mondo è mondo assicura la stabilità di un paese. Questo accertamento è scaturito da un'opportuna comparazione tra reddito pro capite e la diffusione della democrazia nel mondo, che ha messo in luce pertanto una diretta correlazione tra queste due variabili. Un altro esempio può essere: è accertato come l'istruzione e allo stesso modo l'organizzazione dei gruppi politici – intesa come presenza nel territorio, capace di generare partecipazione – siano i due fattori più decisivi per mobilitare l'elettorato! Nelle scienze umane, inoltre, i dati quantitativi sono sì importanti, ma del tutto inefficaci, se non vengono accompagnati da dati qualitativi altrettanto importanti.
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