1.6.07

Definizioni e questioni di metodo

di Marco Apolloni

La teoria è un insieme di proposizioni linguistiche logicamente connesse e coerenti, che forniscono una spiegazione di tipo causale in merito a qualche fenomeno circoscritto nello spazio e nel tempo.

Le spiegazioni funzionali sono perlopiù insoddisfacenti poiché si reggono unicamente in funzione di qualcos'altro, dunque costituiscono un apparato fin troppo fragile, che genera soltanto una pseudo-spiegazione.

Dicesi falsificazionismo (popperiano): una teoria che viene corroborata solo finché non sopraggiunge una nuova teoria che falsifica la precedente.

Dicesi verificazionismo invece: una teoria che può essere vera o falsa, a seconda.

Il modello è un'immagine iper-semplificata di qualche realtà empirica che si vuole semplicemente testare. Esso non spiega nulla né tanto meno descrive. Un modello non è realistico per definizione, bensì è una costruzione assai labile, che può solo servire da punto di partenza e nient'altro.

Dicesi "approccio a tastoni" quello che preferisce prelevare pochi modelli per poi connetterli e vedere se sussistono o meno delle relazioni significative fra di essi. I modelli, in definitiva, sono funzionali a carpire dei fattori rilevanti che ci servono per comprendere un determinato fenomeno.

Il "controllo empirico" verifica che ciascuna ipotesi sia composta da concetti chiaramente definiti e perciò esaurienti.

Una tipologia è una classificazione che non si avvale di un solo modello.

Le scienze fisico-matematiche vengono considerate affidabili poiché consentono di venire sperimentate da chiunque e in qualunque momento. Nelle scienze umane non è possibile parametrizzare tutto, troppe sono le variabili di cui tenere conto e la stessa materia d'indagine è piuttosto scivolosa. Perciò vista l'impossibilità di applicare il criterio di sperimentazione, ecco qua che le scienze umane si servono di un altro criterio: la comparazione. Ad esempio: si è accertato che i paesi con il più alto reddito pro capite sono quelli che presentano una maggiore stabilità democratica – in quanto la democrazia si prefigura come il regime più pacifico in assoluto e la pace da che mondo è mondo assicura la stabilità di un paese. Questo accertamento è scaturito da un'opportuna comparazione tra reddito pro capite e la diffusione della democrazia nel mondo, che ha messo in luce pertanto una diretta correlazione tra queste due variabili. Un altro esempio può essere: è accertato come l'istruzione e allo stesso modo l'organizzazione dei gruppi politici – intesa come presenza nel territorio, capace di generare partecipazione – siano i due fattori più decisivi per mobilitare l'elettorato! Nelle scienze umane, inoltre, i dati quantitativi sono sì importanti, ma del tutto inefficaci, se non vengono accompagnati da dati qualitativi altrettanto importanti.

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