4.6.06

La boxe femminile in Italia: un fenomeno in crescita

di Silvia Del Beccaro

Stefania Bianchini, campionessa mondiale, racconta la sua vita da agonista
Molte persone sono riluttanti all’idea di incoraggiare l’espansione della boxe in Italia. Parecchia gente manifesta, a parole, per censurare questo sport, considerandolo insicuro e incivile, specie se a praticarlo sono donne. Di frequente la boxe femminile deve fare i conti con alcuni luoghi comuni del maschilismo: “avverto molto l’inferiorità fisica delle donne”, oppure “sinceramente perdono gran parte della loro femminilità”, o addirittura “la boxe comporta troppi pericoli per i connotati dei bei visi femminili”. Il problema non è, a mio parere, se la boxe sia adatta o meno alle donne. Il problema è: perchè si dovrebbe proibire alle donne di farlo? Sono sempre più numerose le ragazze che decidono di tenersi in allenamento e divertirsi, infilando un paio di guantoni e salendo sul ring. E’ un fenomeno in crescita. Vere atlete che, non disdegnando l'emozione delle gare, arrivano a conquistare titoli importanti. Senza rinunciare, ovviamente, alla propria femminilità. La vera nascita della boxe femminile italiana risale al 22 aprile 1996, quando la milanese Stefania Bianchini e la romana Stefania Proietti si sono affrontate a Milano nel primo match valido per un titolo italiano non ufficiale (visto che la Federazione Pugilistica Italiana non ne voleva sentire di aprire l'agonismo alle donne). La vittoria è andata a Stefania Bianchini e si è cominciato a parlare sul serio di boxe tra donne.
Ci sono voluti altri cinque anni prima che la boxe femminile potesse ottenere la propria rivalsa. Ecco che dopo anni di battaglie, il 21 febbraio 2001 Veronesi ha firmato un decreto per il quale anche in Italia le donne potevano salire sul ring. Il ministro per le Pari Opportunità, Katia Bellillo, ha annunciato che “in Italia adesso c'è una discriminazione in meno, c'è più spazio per le donne ed è bello che proprio gli uomini si siano battuti per raggiungere questo risultato”. Da quel giorno il numero delle donne che si allena nella boxe è cresciuto notevolmente.
Ma cosa spinge a praticare uno sport così poco femminile? Lo abbiamo chiesto proprio a Stefania Bianchini, Campionessa Europea di Pugilato Professionisti (Wibf, Ebu) e Pluricampionessa Mondiale di Kick-boxing (Wka, Iska, Wpkl, Wako Pro): “Ho scelto undici anni fa il Karate e la Kick Boxing per curiosità e perchè volevo continuare un'attività sportiva. Non credevo che la Kick mi sarebbe poi piaciuta così tanto e, soprattutto, non avevo nessun intento agonistico. La palestra era vicina a casa e l'ambiente allegro. Quando ero piccola non sognavo certo di fare la pugile da grande! E’ stata una serie di circostanze fortuite che mi hanno portata a questo sport. Sono passata a praticare anche il pugilato perchè, allenandomi nella Kick mi ero accorta di avere grosse carenze nella boxe. Solamente più tardi ho deciso di praticare solo pugilato: è stata una conseguenza...”
Stefania oggi è una delle migliori atlete a livello mondiale. E’ dotata di una preparazione tecnica adeguata e di una precisione di colpi davvero notevole. Sul ring riesce sempre a dare il meglio di sè, ma soprattutto mantiene sempre il controllo della situazione. Le abbiamo domandato, inoltre, per quale motivo ha scelto di praticare agonismo: “Mi piace combattere e per farlo bisogna allenarsi bene, facendo anche tante richieste al proprio corpo (allenamenti, diete, stress di ogni tipo). E’ per questo che dopo ogni incontro si ha poca voglia di lavorare, molta di dormire e di mangiare. Comunque, dopo una settimana circa, riprendi di nuovo il controllo e ti ritorna anche la voglia ed il bisogno di allenarti”.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao fenice, è un piacere scambiare due kiakkiere con ki condivide la propia passione!

Io sono un grande appassionato di boxe, ed in particolare un acceso sostenitore, ti potrà sembrare strano, della boxe mista; cioè della regolarizzazione di incontri tra uomo e donna; sò bene che a livello agonistico la cosa sarebbe pressochè improponibile ma mi chiedevo se non valga la pena di regolarizzarla a livello di softboxe.

Tu hai mai tirato con dei ragazzi?

Ciao a presto
Fra

Anonimo ha detto...

Io credo sia pressoché... no... totalmente impossibile regolarizzare i combattimenti misti.
Anche se devo dire che alcune donne hanno una potenza pari - se non superiore a volte - ad alcuni uomini.
L'allenamento misto è giusto, ti serve per avere ottiche di combattimento differenti, ma non credo sia possibile che una donna possa sfidare un uomo!

Anonimo ha detto...

MA TU PRATICHI BOXE O SEO SOLO UN'APPASSIONATA?
E SE SEI UN'APPASSIONATA NON TI PIACEREBBE INCROCIARE I GUANTONI CON UN RAGAZZO MAGARI SOLO IN UN INCONTRO DI SIMULAZIONE?

Anonimo ha detto...

LEGGO NEL PROFILO CHE TI INTERESSA LA SAVATE.

quindi 6 una tosta? una che mena?
mmmm...mi piacerebbe allenarmi con te però solo nella versione pugilistica.....
in guardia!!!

Anonimo ha detto...

LEGGO NEL PROFILO CHE TI INTERESSA LA SAVATE.

quindi 6 una tosta? una che mena?
mmmm...mi piacerebbe allenarmi con te però solo nella versione pugilistica.....
in guardia!!!

Anonimo ha detto...

Very pretty site! Keep working. thnx!
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Anonimo ha detto...

visitate http://free-kombat.blogspot.com/
possibilità di combattimenti anche misti seri